Ultime volontà tra autografia e mediazione: testamenti di notai e giurisperiti a Bergamo nel secolo XIV
L’articolo approfondisce il tema della redazione di testamenti, come terreno peculiare della mediazione notarile tra esigenze dei clienti e quadri giuridici, a partire dalle vicende di alcuni notai e giudici bergamaschi del Trecento, che cooperarono attivamente con notai terzi alla stesura delle pr...
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Format: | Article |
Language: | German |
Published: |
Università di Napoli Federico II
2025-06-01
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Series: | Reti Medievali Rivista |
Subjects: | |
Online Access: | https://serena.sharepress.it/index.php/rm/article/view/12329 |
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Summary: | L’articolo approfondisce il tema della redazione di testamenti, come terreno peculiare della mediazione notarile tra esigenze dei clienti e quadri giuridici, a partire dalle vicende di alcuni notai e giudici bergamaschi del Trecento, che cooperarono attivamente con notai terzi alla stesura delle proprie ultime volontà. Tale collaborazione si espresse sia attraverso la redazione in prima persona di testamenti o bozze di testamenti, seguita dallo svolgimento o dalla conferma per mezzo di un instrumentum, sia attraverso la compilazione di istruzioni e memoriali che chiarivano i contenuti dei testamenti e indicavano le modalità della loro esecuzione. Le situazioni descritte dimostrano la capacità di mettere a punto reti di intertestualità tra i testamenti e l’insieme, sempre più vasto e articolato, dei libri contabili e di ricordi la cui tenuta si sta generalizzando, presso le famiglie bergamasche cospicue, proprio grazie alle sperimentazioni dei notai
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ISSN: | 1593-2214 |