Contributo alla conoscenza della fauna dei Macrolepidoptera delle aree prospicienti lo Stretto di Messina (Italia) (Insecta: Lepidoptera)

Nell’ambito dei monitoraggi ambientali propedeutici alla realizzazione dell’Attraversamento stabile dello Stretto di Messina sono state indagate le faune dei Macrolepidoptera presenti sul versante siciliano e su quello calabrese. Il monitoraggio è stato effettuato in 23 siti siciliani e 15 calabres...

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Main Authors: M. Infusino, S. Scalercio
Format: Article
Language:English
Published: Sociedad Hispano-Luso-Americana de Lepidopterología 2021-09-01
Series:SHILAP
Subjects:
Online Access:https://shilap.org/revista/article/view/291
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Description
Summary:Nell’ambito dei monitoraggi ambientali propedeutici alla realizzazione dell’Attraversamento stabile dello Stretto di Messina sono state indagate le faune dei Macrolepidoptera presenti sul versante siciliano e su quello calabrese. Il monitoraggio è stato effettuato in 23 siti siciliani e 15 calabresi, cercando di coprire al meglio la diversità ambientale presente sulle due sponde dello stretto. Le ricerche sono state condotte dal 2010 al 2011, escludendo i mesi invernali. Sono stati rinvenuti 10.399 esemplari appartenenti a 355 specie, un numero relativamente alto se si considera l’elevata antropizzazione delle aree indagate e la sospensione dei campionamenti nei mesi invernali, anche se di queste solo Euplagia quadripunctaria (Poda, 1761) ha un interesse conservazionistico ai sensi della Direttiva “Habitat”. Fra le 168 specie rinvenute solo su una sponda dello stretto (97 sulla sponda calabrese e 71 su quella siciliana), 26 non sono presenti su entrambe le sponde per motivi biogeografici. Di queste 21 sono presenti in quasi tutta Italia, ma ad oggi non sono mai state rinvenute in Sicilia e 5 sono specie endemiche siciliane di relativamente recente differenziamento o sono specie più diffuse nel bacino sudoccidentale del Mediterraneo. Inoltre, Zanclognatha lunalis (Scopoli, 1763), viene segnalata per la prima volta sul territorio siciliano. Questi dati sottolineano ancora una volta la già nota importanza dello Stretto di Messina come barriera biogeografica che la eventuale costruzione di un suo attraversamento stabile potrebbe quanto meno indebolire.
ISSN:2340-4078